Convento di Santa Maria Assunta Della Spineta – Fratta Todina
Immerso nel verde di oliveti, con una suggestiva panorama che abbraccia l’intera valle da Perugia a Todi, il Convento di Santa Maria della Spineta è il luogo avvolto nel silenzio, ideale per chi desidera vivere un’esperienza spirituale lontano dal frastuono della città.
La sua storia
Le origini del Convento sono molto antiche e risalgono al XI secolo. In questo periodo sorse il primo romitorio, che come narra la tradizione secolare, fu visitato anche da San Francesco. Secondo un’antica cronaca il toponimo Spineta o Spineto trae la sua origine dal fatto che il luogo era aspro, selvaggio e pieno di spine.
Il Convento fu nominato nel 1291in una bolla del Papa Nicolò IV, che concedeva l’indulgenza di un anno ai fedeli che avessero visitato la chiesa in particolari festività. Dopo alcuni anni di decadenza dovuta alla peste nera del 1348, arrivò per il convento il periodo di grande importanza.
Fu tra i primi undici luoghi francescani che papa Gregorio XI concesse nel 1373 al beato Paoluccio Trinci, l’iniziatore del movimento dell’Osservanza. Grazie al denaro affluito dai vari beneficiari, di cui il più generoso - conte Bernardo dei Monaldesch di Orvieto tra XIV e XV secolo il convento si dotò di un chiostro e un imponente muro di cinta che circondava l’intero complesso, trasformando il complesso in una vera e propria fortezza. Il convento funzionò da noviziato fino al 1927 e il 4 ottobre 1989, iniziava la sua nuova vita: diventava Casa di preghiera e di accoglienza, un eremo - aperto, dove gli ospiti che giungono da ogni parte d’Italia e dall’estero, vivono un’esperienza unica.