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Trekking

San Venanzo - Anello Parco Vulcanologico

Difficoltà
MEDIA
Dislivello
150 metri
Distanza
4,20 km
Da San Venanzo al Parco Vulcanologico
Partenza San Venanzo
Arrivo San Venanzo
Distanza 4,20 km (anello)
Dislivello 150 m
Difficoltà FACILE (escursionistico)
Tempo Complessivo  2 ore a piedi
Dove parcheggiare Comune di San Venanzo
Da vedere in zona San Venanzo, Parco Vulcanologico 

 

 

Si parte da San Venanzo, prendendo la Statale in direzione di Ospedaletto – Orvieto (Ovest) per lasciarla poco dopo e proseguire lungo Via dell’Acquedotto. Tra la seconda e la terza casa sulla sinistra prendiamo una strada in discesa (siamo ora proprio nel cratere di uno dei due paleo vulcani) che seguiamo fino al termine della vigna, lasciando sempre la vigna alla nostra destra. Arriviamo così al cosiddetto “Pisciarello”, antica fontana molto cara ai sanvenanzesi. Pochi metri dopo seguiamo in discesa verso destra, una stradina in cemento che in breve diventerà imbrecciata. Superatolo lasciamo il depuratore a sinistra per iniziare una salita. Incontriamo un cancello sulla destra e, di fronte a noi, la strada diventa di terra e si inoltra nel bosco, fino a spuntare su una strada più importante e imbrecciata.

La prendiamo verso destra (Sud Ovest) risalendo; diventa bitumata e, poco dopo, prendiamo a destra seguendo un cartello che indica la presenza di una attività artigianale (officina meccanica); raggiungiamo l’edificio che lasciamo sulla nostra destra (attenzione: probabile la presenza di cani liberi) e troviamo a sinistra una stradina di terra che costeggia dei piccoli ricoveri per animali (sulla nostra sinistra).

Questa strada in discesa ci porterà in breve al Parco Vulcanologico, dal quale l’unica via presente (Via della Cava) ci riporta sulla Statale che prendiamo verso destra trovandoci dopo pochi minuti di nuovo a San Venanzo.


San Venanzo, nei pressi del Monte Peglia, nasce sul costone di uno dei tre vulcani attivi circa 265.000 anni fa e qui si trova infatti il Parco Vulcanologico di San Venanzo che offre la possibilità di osservare anelli di tufo, bastioni tufacei e colate laviche tra cui la "Venanzite" famosa in tutto il mondo.

All'interno del paese è ospitato il Museo Vulcanologico che è volto a valorizzare le caratteristiche geologiche che distinguono il territorio permettendo di approfondire lo studio delle rocce lignee, del metamorfismo e delle forme del vulcano, attraverso il percorso di sale espositive dotate di pannelli interattivi, attrezzature, microscopi, collezioni e materiali provenienti da tutto il mondo. All'interno del Museo è possibile visitare l'Antiquarium nel quale si possono osservare alcuni ritrovamenti del sito etrusco di Poggio delle Civitelle, nei pressi del Monte Peglia.

L’area si è sviluppata intorno a 3 piccoli vulcani (diametro di circa 500 mt ed altezza max 30 mt) attivi circa 265.000 di anni fa, precisamente Mar di San Venanzo, dove oggi sorge l’omonima località di San Venanzo, quindi l’Anello di tufo di Pian di Celle, posto circa 800 metri a sud, e l’Anello di lapilli di Celli, circa a 500 metri a est di Pian di Celle.

Il Parco Vulcanologico di San Venanzo oltre alla visione di coni, crateri e colate laviche, offre la possibilità di ammirare alcune rocce e minerali rari. La più famosa di queste è la Venanzite che ha diffuso il nome della località di San Venanzo nel mondo.