La Madonna tra i Santi contro le pestilenze

La maestà è conservata nell’omonima chiesa poco vistosa e intonacata di bianco con tre piccole finestrelle e una maiolica con la Madonna e Bambino, posta sopra la porta d’ingresso.

Il dipinto fu commissionato da Ranuccio di Andrea Baglioni, proprietario di alcuni fondi rustici in Sant’Angelo di Celle, e risale al 1459, come si apprende da un’iscrizione che corre lungo al margine inferiore «fo facto nel 1459».

L’affresco raffigura la Vergine in piedi con il Bambino, che si scambiano un ramoscello di ulivo, tra sei angeli, due in basso genuflessi in ginocchio con strumenti musicali. Ai lati vi sono raffigurati sant’Antonio Abate e san Giacomo Apostolo e all’interno della nicchia san Bernardino da Siena e san Sebastiano. Nella parte superiore è rappresentata la scena dell’Annunciazione, di cui rimane visibile, la Vergine in ginocchio.

La presenza dei tre santi che il pittore ha collocato intorno alla Madonna non è certo casuale. S.Antonio, S.Bernardino e S.Sebastiano erano i santi ai quali si ricorreva per ottenere la liberazione e guarigione dalla peste. Questo tipo di raffigurazione pittorica veniva spesso rappresentata nelle numerose edicole e cappelle votive sparse su tutto il territorio umbro.

Il valore di quest’opera è indubbiamente inestimabile e visto l’anno della realizzazione, si sospetta, che sia la più antica opera datata rimasta di maestro perugino che rivelerebbe una fase pittorica giovanile ancora fortemente influenzata dallo stile pittore Benozzo Gozzoli.