Titolo: Chiesa di Sant’Antonio Abate – Deruta

Chiesa di Sant’Antonio Abate – Deruta

Situata nelle vicinanze del Museo Regionale della Ceramica, la Chiesa di Sant’Antonio Abate è un vero scrigno di arte e fede, che ospita al suo interno affreschi di due talentuosi pittori perugini - Bartolomeo Caporali e Giovanni Battista Caporali.

La storia

La data di costruzione della chiesa è difficilmente ricostruibile, tuttavia da un testamento del 1439 sappiamo che la chiesa era già stata edificata in passato e che un certo Antonio di Paolo Rubini da Casalina lasciò il denaro per il restauro dell’edificio.

Si può supporre che la chiesa dovesse avere una certa rilevanza nel castello poiché nel 1480 ci furono chiamati per affrescare le pareti interne due importanti artisti perugini - Bartolomeo Caporali e Giovanni Battista Caporali. detto Bitte.

L'importanza della chiesa è testimoniata anche dal fatto che nel passato fu scelta per custodire il gonfalone processionale di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno, oggi conservato nella Pinacoteca Comunale di Deruta.

Testimonianza Artisitca

L’aspetto esterno della chiesa “inganna” il visitatore con la sua semplice e sobria facciata priva di un qualsiasi elemento decorativo. La chiesa, come una rara perla, custodisce al suo interno un bellissimo affresco di Bartolomeo Caporali - la Madonna della Misericordia tra i Santi Francesco e Bernardino. L'opera rappresenta la Vergine che protegge con il suo manto la città di Deruta ed il suo popolo – uomini da un lato e donne dall’altro. Santi Francesco e Bernardino intercedono la protezione mariana sulla città e la popolazione.

In basso, il pittore affrescò Deruta, facilmente riconoscibile dai principali monumenti cittadini come la Chiesa di San Francesco con il suo campanile trecentesco, il Palazzo e la torre comunale. Sulla volta è ben visibile il Padre Eterno tra gli evangelisti.

La parete di fondo è occupata da una grande mostra d'altare in stucco con dentro l’affresco di Giovanni Battista Caporali raffigurante le Scene della vita di Sant'Antonio Abate e le figure di San Rocco e San Sebastiano. Al centro, una statua in terracotta invetriata raffigurante Sant'Antonio Abate con un'iscrizione quasi illeggibile: "Renovato al tempo de Julio Priore e Salvatore suo... A.D.1553 a de 20 decembre".

Merita di essere notato il piccolo organo settecentesco, una cantoria in legno ed un’urna cineraria etrusca trasformata in un’acquasantiera.

 

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