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Fiaccolata Storica di Canalicchio - Collazzone

Nel territorio di Collazzone, si tiene ogni anno la sera del 1° Maggio, la storica Fiaccolata di Canalicchio, un rito propiziatorio di origine pagana che da secoli va in scena per le vie del borgo senza mai perdere il suo fascino.

A Canalicchio, splendido castello/borgo adagiato nella campagna tra Collazzone e Gualdo Cattaneo, si tramanda da generazioni il rituale della preparazione delle Fiaccole e della fiaccolata, che si inserisce in una serie di riti propiziatori strettamente collegati al calendario liturgico.

Il taglio e la preparazione delle fiaccole inizia almeno un mese prima della festa dei SS. Patroni Filippo e Giacomo e del vescovo S. Atanasio. Nelle aie delle case o fuori dalle mura del castello si procede alle operazioni di “sbucciatura” dei tronchi di pino e di “spaccatura” del fusto impiegando roncole, accette e cunei di legno. Terminata la spaccatura del tronco e inserite le zeppe di legno, l’estremità ”lavorata” della fiaccola viene cerchiata, per farle assumere, con l’essiccazione, una quasi perfetta forma circolare. L’essiccamento avviene nei vecchi forni a legna o alla luce del sole.

La mattina del 1° maggio le fiaccole vengono posizionate, in posizione eretta, lungo le mura del castello. Nel primo pomeriggio si tiene la processione che si snoda lungo lo stesso percorso che poi sarà effettuato alla sera dalla fiaccolata. La parte strettamente religiosa è affidata alle Confraternite del Rosario e del SS. Sacramento, presenti a Canalicchio fin da tempi remoti. Al priore di S.Atanasio spetta l’organizzazione della fiaccolata. Nei giorni precedenti alla festa, gli abitanti del paese preparano i dolci che vengono distribuiti, insieme al vino, ai portatori delle fiaccole durante la fiaccolata. Terminata la processione religiosa, al suono dell’Ave Maria, il più anziano “fiaccolaro” inizia ad accendere un grande falò all’esterno del castello, in questo fuoco tutti puntano le fiaccole per l’accensione collettiva per poi procedere nell’itinerario di avvicinamento alla chiesa di S. Fortunato. La strada su cui transitano le fiaccole si trasforma, in breve tempo, in una “via di fuoco” e rappresenta un elemento di forte suggestione nella notte. Durante la Fiaccolata si alzano in aria le invocazioni dei fiaccolari: “Ave Maria” , “Evviva Maria” sono le esclamazioni più frequenti legate anche al “mese mariano” che sta iniziando. Non mancano le invocazioni al Santo protettore S. Atanasio, specie quando, finito il tragitto, gli uomini si radunano intorno alle parti di fiaccola incombuste e ammucchiate fuori le mura del castello.

Terminato il “rito del fuoco”, i resti delle fiaccole vengono consegnate al Priore di S.Atanasio che li utilizzerà per la preparazione del pranzo il giorno successivo, riservato ai fiaccolari. Gli ulteriori resti vengono donati al Parroco per il riscaldamento dell’abitazione e dei locali parrocchiali. Anno dopo anno il buon esito della Fiaccolata, l’integrità del percorso effettuato con la fiaccola accesa, è elemento di grande soddisfazione e di buon auspicio per l’andamento del raccolto dell’anno in corso.

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