Valdangius è un piccolo mondo sospeso tra memoria e visione, tra la forza delle radici e il desiderio costante di crescere. Nasce a Montefalco, dove il tempo scorre lento e profondo, come la linfa che attraversa le vigne. Qui, dove la mia famiglia coltiva la terra da oltre un secolo, il vino ha sempre avuto un ruolo intimo, quotidiano, legato alla vita e alle stagioni, al lavoro e alla cura.
Nel 2010 abbiamo scelto di cambiare passo: da contadini a vignaioli, senza perdere l’anima. Con mio padre e mia sorella, in una vecchia stalla riconvertita, è nata Valdangius: poche barriques, un tino in plastica e un sogno vero.
Oggi siamo una cantina che produce oltre 30.000 bottiglie l’anno, coltivando 7 ettari in conversione biologica, tra San Marco di Montefalco e Bevagna. Il Sagrantino, potente e identitario, è la nostra spina dorsale; il Trebbiano Spoletino, con cui abbiamo osato e innovato, la nostra voce nuova.
Valdangius è vino, certo, ma è anche paesaggio, famiglia, visione. È Jessica, mia figlia, che sta entrando con passione in azienda, portando idee nuove e una sensibilità moderna, capace di connettere tradizione e futuro. È Alex, il più piccolo, che per ora sogna sui trattori, ma respira già l’aria di vigna. È Alessandro, il nostro enologo, compagno di scoperte e confronto quotidiano, aiutandoci a far crescere ogni anno un vino più autentico e sincero.
Fondamentali sono anche i miei genitori, Giuseppe e Maria: pilastri instancabili, che con determinazione e dedizione ci accompagnano ogni giorno, portando con sé la saggezza di una vita dedicata alla terra. E c’è il bisnonno Fortunato, la cui passione ha tracciato la prima strada, che ci ha lasciato in dono i terreni di Valdangius, il cuore di questa avventura. Senza di lui, nulla sarebbe stato possibile.
Il percorso tra vigne, api, olivi e animali nasce dal desiderio di accogliere, raccontare, far vivere ciò che siamo. I nostri prodotti raccontano la nostra terra e il territorio che ci circonda; lavoriamo in armonia con l’ambiente, con un legame autentico e radicato alla natura.
Qui il vino diventa racconto: di una famiglia, di un luogo, di un tempo che continua a dare frutto.





















